Questa Guida Galattica è stata originariamente pubblicata nel Jump Point 5.4.
Un Inizio Duro Come la Roccia
Il Sistema Hadrian. Non c’è posto in tutto l’universo che ricordi quanto l’Impero è cambiato dalla caduta del regime Messer. Un tempo, per il suo ruolo durante la guerra fredda, veniva definito ‘Terra di Nessuno’, ma oggi questo Sistema in rapida evoluzione è diventato un bastione del commercio tra l’Impero ed i nostri vicini Xi’an.
Il Sistema, composto da tre pianeti con una gigante rossa come perno, venne scoperto nel 2510 tramite la sua connessione con Pyro. Nonostante il punto di salto sia stato trovato dalla squadra scansioni della Pyrotechnic Amalgamated, l’azienda, già ridotta all’osso dai suoi recenti investimenti su Pyro, decise di rinunciare ad ogni diritto di reclamare l’inabitabile sistema solare in cambio del denaro che avrebbero ricevuto tramite la vendita della scoperta. Allo stesso modo, focalizzata nel ritrovamento di mondi da terraformare ed insediare, lo UNE dimostrò scarso interesse nel trovare un ruolo attivo per il nuovo Sistema. Invece, la prima ondata di abitanti fu quella composta da persone che cercavano risorse a lungo rimaste in attesa di essere raccolte dalla cintura di asteroidi situata tra il secondo ed il terzo pianeta. Mentre la popolazione di estrattori minerari cresceva lentamente, venivano costruite piccole stazioni che venissero incontro ai loro bisogni e che fornissero abitazioni per i lavoratori che arrivavano in continuazione. Tuttavia, la crescita del Sistema non durò molto.
Una Connessione Pericolosa
Mentre nel 2539 la scoperta di un punto di salto verso quello che sarebbe diventato noto come Gurzil aveva aperto nuove opportunità economiche, l’arrivo di uno scout Xi’an nel 2542 avrebbe portato l’esercito UPE ad isolare entrambi i Sistemi vietandone l’utilizzo ai civili. Poco tempo dopo, venne formalmente creata la Linea Perry, ed il Sistema iniziò la transizione per divenire zona militarizzata.
Da notare che sebbene originariamente fosse stato chiamato Sistema Nivelin in onore del fondatore di Pyrotechnic Amalgamated, Tromo Nivelin, lo UPE passò alla denominazione militare di Hadrian in riferimento al leggendario Vallo di Adriano, eretto nell’antichità dall’Impero Romano sulla Vecchia Terra. Il nome non poteva essere più appropriato, in quanto gli strateghi militari erano giunti alla conclusione che se Gurzil rappresentava la prima linea nella guerra tra l’Umanità e gli Xi’an, Hadrian sarebbe divenuto un Sistema difensivo con lo scopo di impedire alle incursioni Xi’an di penetrare oltre nello spazio controllato dall’UPE. Mentre nei pressi dei punti di salto venivano assemblate fortificazioni, un grande quantitativo di risorse veniva utilizzato per scoprire qualsiasi connessione sconosciuta con altri Sistemi Xi’an. Sebbene non sia stato scoperto alcun collegamento con lo spazio Xi’an, si scoprì che Hadrian era collegato ad altri Sistemi di confine come Oya, Castra e Kiel, cosa che aumentò la sua importanza strategica. Inoltre, Hadrian ricevette un enorme influsso di risorse quando venne scoperto un salto diretto verso Terra. Desideroso più che mai di proteggere il Sistema in rapida crescita, l’esercito decise che sarebbe stato necessario erigere difese ancora più estreme, perciò Hadrian divenne un enorme campo minato.
Per i duecentocinquant’anni successivi, il Sistema Hadrian sarebbe stato un labirinto di mine ed avamposti fortificati con difese a lancio rapido in ogni dove, tutto in preparazione di un attacco Xi’an che non sarebbe mai arrivato. Nel 2793 venne firmato il Trattato della Linea Perry, e con la guerra fredda ufficialmente giunta ad una conclusione, Hadrian venne velocemente smilitarizzato e venne nuovamente consentito l’accesso ai civili. Nonostante questo, il boom minerario visto durante il primo periodo di interesse verso Hadrian non rappresentava più una seria possibilità di sviluppo economico. Nonostante le grandi quantità di mine venissero rimosse man mano che l’esercito ritirava le proprie risorse, altre aree, come la cintura di asteroidi, erano considerate troppo pericolose da ripulire e vennero invece contrassegnate da segnali di avvertimento. Nonostante lo sviluppo industriale più importante di Hadrian fosse impossibile da far ripartire a causa della vicinanza con lo spazio Xi’an, proprio per lo stesso motivo sarebbe riuscito a vedere un nuovo inizio.
Un Nuovo Inizio
Mentre il 29° secolo stava giungendo al termine, le relazioni con gli Xi’an si erano finalmente scongelate a sufficienza da permettere di far fiorire il commercio tra le due specie. Hadrian divenne una fermata naturale per le merci e le materie prime che venivano movimentate da Terra ed il resto dell’Impero verso lo spazio Xi’an. Grazie a quelle che un tempo erano installazioni militari, il Sistema disponeva di buone infrastrutture per il rifornimento e le riparazioni, e nonostante rendessero i viaggi un po’ più difficili, le mine ancora presenti rendevano la vita un po’ più dura anche per i fuorilegge in fuga, dal momento che le navi dovevano percorrere rotte specifiche e ben sorvegliate. Queste rotte di viaggio ben custodite crearono inoltre una situazione ideale per l’UEE, che eresse stazioni doganali per controllare ulteriormente il flusso di merci provenienti dagli Xi’an. In questo modo potevano facilmente monitorare le navi che arrivavano dal confine, poiché la maggior parte della gente preferiva pagare le tasse d’importazione piuttosto che volare lungo rotte non contrassegnate.
Con l’aumentare del commercio, aumentarono anche le stazioni che rifocillavano i trasportatori che portavano merci attraverso il Sistema. La più grande di queste stazioni, la flottiglia conosciuta come Kedsu Reef, nell’ultimo decennio era cresciuta tanto da diventare uno dei centri di xeno-scambio più trafficati di tutto l’Impero. Al giorno d’oggi, con l’Iniziativa Commerciale Umani-Xi’an passata al Senato ed un Sistema Xi’an in continua crescita industriale come Rhilah ad un solo salto di distanza dal limitrofo Gurzil, la crescita di Hadrian sembra essere ancora vicina ad una conclusione.
Hadrian I & II
Entrambi i pianeti più interni del Sistema sono giganti gassosi. Sotto la sua tempestosa atmosfera, Hadrian I nasconde un nucleo roccioso mentre Hadrian II, con la sua colorazione blu brillante, in confronto sembra un posto placido. Quando l’esercito permise l’accesso civile al Sistema, la raccolta e la raffinazione di gas presso Hadrian II rappresentava la fonte di guadagno principale in Hadrian, fino a che più in là nel secolo non venne eclissata dalle entrate di crediti derivate dal commercio.
Kedsu Reef
Molte delle ex stazioni militari posizionate lungo le principali rotte commerciali vennero velocemente acquistate e riadattate per servire i trasportatori che attraversavano il Sistema. Tuttavia, in Hadrian erano ancora presenti numerose stazioni sparse in ogni dove, che erano riamaste per lo più abbandonate per via del fatto che vedevano pochissimo traffico o si trovavano in settori troppo pericolosi da attraversare. Laddove la maggior parte delle persone vedeva solo carcasse galleggianti, un’intraprendente commerciante vide un’opportunità.
Delilah Havers ebbe la sfortuna di essere catturata dagli schiavisti quando era ancora adolescente. Venduta al mercato, fu acquistata da una souli commerciale Banu che la mise al lavoro come traduttrice. Fortunatamente, grazie alla pratica Banu che consente ai servitori di guadagnarsi la libertà, Delilah riuscì ad andarsene quando era sulla trentina. Abile a negoziare grazie al tempo passato a stretto contatto con la sua souli, continuò a lavorare come commerciante indipendente e fu in grado di mettere da parte una piccola fortuna. Nel 2881, attraversando il Sistema per lavoro, le venne un’idea mentre sorvolava una stazione abbandonata – tutti quei relitti sarebbero state piattaforme perfette per assemblare una flottiglia in stile Banu. Le flottiglie, sede di alcuni tra i più grandi mercati presenti nello spazio Banu, crescono in maniera organica man mano che svariate navi e stazioni si uniscono presso un centro nevralgico commerciale. Tuttavia, invece di lasciare che si formasse da sé (come avrebbero fatto i Banu), Delilah acquistò numerose stazioni abbandonate e le fece trasportare mettendole in posizione per formare il nucleo di una flottiglia. Facendo così fu in grado di creare un unico centro di servizio in grado di gestire contemporaneamente navi di grandi dimensioni ed i loro equipaggi, per un costo significativamente inferiore rispetto a quello previsto dalla costruzione di una stazione partendo da zero. Chiamò la flottiglia Kedsu, che in linguaggio Banu significa barriera corallina (ndt. reef), in quanto la struttura le ricordava le formazioni sottomarine che aveva esplorato su Goss da bambina. Tuttavia, con il tempo la stazione è diventata erroneamente famosa come “Kedsu Reef.”
Dal momento che il numero di commercianti che possono fare affari qui nello stesso momento è superiore a qualsiasi altro luogo del Sistema, non sorprende il fatto che Kedsu Reef sia diventata una destinazione molto popolare. Offre dimora alla popolazione permanente più numerosa presente in Hadrian, i suoi mercati e bazaar dispongono di beni provenienti da spazio Umano, Xi’an e persino Banu. Ogni giorno, si negoziano e scambiano enormi quantità di materie prime e crediti. E con i moduli abitativi in affitto e le sue numerose ali dedicate all’intrattenimento ed alla ristorazione, anche se non siete in zona per motivi commerciali, Kedsu si merita comunque di essere visitata. Attualmente, Kedsu Reef è in continua crescita e continuano ad aggiungersi nuovi pezzi che vanno ad espandere ulteriormente la stazione. Questa località tanto popolare ha persino visto spuntare delle piccole stazioni concorrenti nelle vicinanze, che cercano di approfittare del costante flusso di navi.
Cintura di Hadrian Alpha
Nonostante disponga ancora di risorse abbondanti, la maggior parte dei suoi asteroidi rimane intonsa a causa delle mine anti-nave mai detonate, ricordo della guerra fredda. È vero che qualche anima coraggiosa è disposta a rischiare per avere la possibilità di guadagnare i crediti derivati dalla raccolta di minerali, ma la maggior parte delle persone si avvicina alla cintura soltanto per attraversarla seguendo una delle sicure rotte commerciali.
Hadrian III
Nei lontani recessi del Sistema dove orbita, il gigante ghiacciato Hadrian III è tormentato da un’oscura nube tempestosa che si distingue chiaramente a causa del netto contrasto con il pallido colore della superficie. Questa teatrale apparenza gli ha fatto guadagnare il nomignolo “the Watcher” (ndt. l’Osservatore), in quanto sembra che stia sempre tenendo d’occhio tutto il Sistema Hadrian.
AVVISI DI VIAGGIO
Nonostante l’abbondante presenza di segnali di avvertimento che indicano la pericolosità delle mine, sono dozzine le navi perse ogni anno quando abbandonano le rotte di volo designate.
HEARD IN THE WIND
“Dalle morbide lenzuola, al manzo più fresco, da Kedsu Reef mai più io esco!”
–Jingle pubblicitario per la flottiglia, 2938
“Li sfido a venire fin qui.”
– Attribuita all’Ammiraglio della Marina Les Holstein, in presunta risposta ad un Senatore che chiedeva se le forze di Hadrian fossero pronte per un’incursione Xi’an, 27° Secolo
Articolo originale disponibile presso Roberts Space Industries.