RIASSUNTO

  • Gli ospiti di questa settimana sono Cherie Heiberg, Archivista della CIG, e Britton Watkins, lo Xenolinguista che sta curando lo sviluppo delle lingue aliene di Star Citizen.
    • Cherie Heiberg lavora principalmente con il team della lore e si occupa di organizzare, classificare ed archiviare tutte le informazioni riguardanti l’universo di Star Citizen ed i documenti di sviluppo.
    • Inoltre, segue lo sviluppo delle lingue aliene ed è l’elemento di collegamento tra Britton ed il team della storia.
    • Attualmente Britton è l’unica persona incaricata di creare le lingue aliene di Star Citizen, ma comunica tantissimo con il team degli scrittori per essere aggiornato sugli aspetti culturali delle razze del ‘Verse ed interagisce con gli utenti, da cui riceve svariati input ed idee su nuove parole per lo Xi’an.
  • La razza Xi’an fa larghissimo uso di elementi verticali: le navi sono ricche di linee e scelte di design verticali e la lingua stessa può essere scritta sia orizzontalmente che verticalmente. Questa caratteristica è una peculiarità fondamentale tipica degli Xi’an ed è stata voluta dallo stesso Chris Roberts.
    • Gli spunti per la realizzazione della scrittura verticale sono stati presi da alcune lingue orientali, come il Coreano.
    • Allo stesso modo, l’approccio alla scrittura delle parole Xi’an si è ispirato alla maniera in cui vengono composti i kanji orientali, che sono costituiti da blocchi di simboli che possono essere tracciati da sinistra verso destra o dall’alto verso il basso.
  • La lingua Xi’an usa soltanto 9 verbi, privi di coniugazioni.
    • Tuttavia questi sono disponibili in svariate sfumature di cortesie, ciascuna delle quali è associata ad una forma verbale differente.
  • [La lingua Xi’an non contiene alcuni suoni, come quelli della d o della v. Saranno aggiunti in futuro?] Non saranno aggiunti allo Xi’an Regolare, perché non sono previsti. Tuttavia uno dei dialetti più parlati nell’Impero Xi’an, usato principalmente nell’esercito, includerà anche questi suoni, cosa che permetterà agli Xi’an di pronunciare buona parte dei fonemi della lingua umana.
    • Praticamente tutti i cittadini dell’Impero Xi’an sono bilingue: parlano sia lo Xi’an Regolare, che il dialetto militare che apprendono durante la leva obbligata.
    • Il nome Xi’an di questo dialetto militare vuole letteralmente dire “Linguaggio del Servizio”.
  • [Lo Xi’an è basato su lingue del mondo reale ben note e diffuse, come ad esempio l’Islandese?] Si e no. Dall’Islandese prende spunto per il fonema “th”, ma in linea di massima si rifà ad elementi provenienti da svariati linguaggi, senza concentrarsi su nessuno di essi in particolare.
    • Ad esempio, da lingue orientali come il Cinese prende il carattere tonale, mentre gli elementi particellari che vengono aggiunti alle parole ed ai verbi per cambiarne il senso provengono dal Giapponese.
    • Tutte le parole dello Xi’an sono state inventate prendendo spunto da combinazioni di suoni esistenti, ma ad eccezione di questo esse sono state create da zero, nel senso che non ci sono parole che nascono dal riadattamento di termini già esistenti in qualche lingua reale.
    • In futuro, però, potremmo vedere qualche easter egg con riferimenti a parole utilizzate in altri ambiti.
  • I verbi Xi’an non hanno coniugazioni, ma vengono accoppiati con altre particelle o parole per indicare azioni differenti.
  • Durante lo sviluppo della cultura Xi’an si sono concentrati anche sull’ideazione di un meccanismo originale di interazione tra i membri di questa razza (relazioni di lavoro, personali, familiari, sentimentali, ecc.), così da conferirle un’accezione che la facesse percepire come una società davvero diversa da quella umana, oltre che approfondirne la caratterizzazione.
    • Ad esempio, gli Xi’an hanno una concezione molto pragmatica delle relazioni sessuali, che non ha nulla a che fare con il romanticismo.
    • Ogni Xi’an sceglie due o tre partner con cui passare la sua vita, i quali possono essere sia del sesso opposto, che dello stesso. Sono relazioni pensate per durare per tutta la vita, per cui le ‘separazioni’ sono estremamente rare.
    • Questo elemento culturale porta alla creazione di strutture familiari complesse ed estremamente legate, contenenti i figli generati in ciascuno di questi rapporti.
    • Queste peculiarità hanno richiesto di studiare con attenzione la maniera in cui rendere i parallelismi di elementi culturali simili, come per l’appunto le famiglie, tra società e lingue differenti. Anche gli Xi’an hanno una parola che vuol dire grosso modo ‘famiglia’, ma il suo senso è ovviamente diverso dal concetto umano di nucleo familiare.
  • La società Xi’an è sostanzialmente matriarcale, tanto che le figure realmente importanti delle famiglie sono le madri e le nonne, mentre i padri vengono solitamente relegati in una posizione secondaria.
    • Queste connotazioni, assieme al fatto che ogni Xi’an abbia solitamente due o tre partner, hanno portato ad una notevole differenziazione dei termini usati all’interno delle famiglie per riferirsi a madri, padri, fratelli e sorelle di sangue o meno.
    • Tuttavia, nella società Xi’an i legami di consanguineità hanno un’importanza relativa; ad essere davvero rilevante è la natura delle relazioni interpersonali, per cui due fratellastri si comporteranno come se fossero consanguinei, pur non essendolo davvero.
    • Rendere linguisticamente queste differenze culturali è stato complicato, perché solitamente la lingua umana pone grande attenzione sui rapporti di consanguineità.
  • [Quanto è stata presa in considerazione l’anatomia della bocca degli Xi’an durante la creazione della fonologia della loro lingua?] Quando Britton iniziò a lavorare alla lingua Xi’an, non avevano ancora a disposizione delle immagini dell’anatomia degli Xi’an, per cui la fonologia venne studiata senza tenere conto di questi elementi.
    • A causa di questo approccio hanno però dovuto modificare in un secondo tempo la bozza di design degli Xi’an, perché ad esempio la loro lingua prevede suoni labiali, ma nei disegni originali questa specie non aveva le labbra, senza le quali sarebbe stato impossibile pronunciare lettere come la ‘p’.
    • Quando inizieranno a lavorare alle altre lingue aliene, presteranno più attenzione a questo elemento per evitare di ripetere gli errori del passato.
  • [Nell’Impero Xi’an ci sono più lingue, o parlano tutti la stessa?] Si, ce ne sono diverse. Al momento non possono dire i nomi, perché ancora li stanno definendo, ma sono una cultura con una storia millenaria, per cui nel tempo si sono venuti a creare più dialetti.
    • Al momento si stanno concentrando sullo scopo della lingua ed i suoi termini. Inizieranno a lavorare più nel dettaglio sugli altri dialetti soltanto in un secondo momento.
  • I termini della lingua Xi’an vengono creati prendendo in considerazione tutte le caratteristiche culturali della razza, nonché le peculiarità del linguaggio stesso, per cui non possono generarli proceduralmente tramite strumenti appositi, come invece spesso avviene in questi casi.
    • Riguardo l’assenza di alcuni fonemi nella lingua Xi’an, si tratta di una cosa naturale: non c’è al mondo una lingua che contenga tutti i fonemi esistenti.
  • [Nella cultura Xi’an esistono i concetti di arte e musica? Gli Xi’an cantano?] Gli Xi’an cantano e nella loro cultura esiste sia la musica che l’arte in generale. Tuttavia riveleranno i dettagli relativi a questi elementi, come anche le informazioni riguardanti le loro religioni, in un altro momento.
    • La musica Xi’an è molto particolare e mutua parecchie caratteristiche dalle tonalità della lingua stessa.
    • Gli Xi’an condividono svariate concezioni dell’estetica umana, come si vedrà ad esempio dalla scelta dei tessuti usati per i vestiti.
    • L’arte e la scultura Xi’an usano dei processi mentali che non prendono necessariamente in considerazione la gravità, al contrario degli umani, per i quali invece questo fenomeno è una realtà imprescindibile.
  • [Gli Xi’an riescono a capire gli altri linguaggi? O risultano loro strani e confusionari, per via dell’impianto meno razionale?] Lo Xi’an medio, come gli autotrasportatori, cuochi, ecc. avrebbero difficoltà a comprendere linguaggi diversi dal proprio.
    • Tuttavia possono sfruttare il naturale vantaggio dovuto al loro lunghissimo ciclo vitale, per cui mentre un umano potrebbe dedicare anni all’apprendimento di una nuova lingua, uno Xi’an potrebbe investirvi decenni.
    • Potrebbero però avere problemi a pronunciare la lettera ‘d’, per motivi ancora non ben chiari.
  • [C’è una lingua comune parlata da tutte le specie, ad esempio per gli scambi commerciali?] Non ne sono sicuri, dovrebbero chiedere allo Scrittore Capo, Dave Haddock.
    • Tuttavia secondo Cherie è molto probabile che esista un linguaggio del genere di derivazione Banu, dato che sono la razza più pragmatica ed interessata all’economia.
  • [Gli Xi’an hanno dei taboo cui dovremmo prestare particolare attenzione?] Gli Xi’an non comprendono gli slanci emotivi umani, per cui non hanno il concetto di taboo. Hanno un approccio alla realtà estremamente razionale.
    • L’unica eccezione a questa regola potrebbero essere le domande riguardanti il proprio retaggio ed i propri antenati, in particolar modo per quanto riguarda il padre biologico di qualcuno. Se questo non è indicato da nessuna parte, è meglio non chiedere, perché gli Xi’an considerano questo atto come estremamente maleducato.
    • Ciò è dovuto al fatto che per gli Xi’an la discendenza è estremamente importante, dato che influenza anche la posizione sociale ed il futuro stesso degli individui.
  • All’inizio della settimana hanno aperto un contest per assegnare un nome a tre animali dell’Impero Xi’an ideati da Josh Coons.
    • Questi tre animali erano: un essere simile ad una pecora, o una capra, un predatore capace di planare di albero in albero, come uno scoiattolo volante, e un animaletto domestico dall’aspetto simile ad una scimmia, ma con abitudini aquatiche più simili a quelle di un castoro o di una lontra.
    • Potete trovare maggiori informazioni qui.
  • Il nome scelto per l’animale produttore di ‘lana’ è “Ma’xy.un” ed è stato ideato da Benjaminup, che ha anche introdotto nella lingua Xi’an la parola “xy.un”, un’onomatopea che indica il rumore causato dagli erbivori mentre ruminano l’erba.
    • Il nome umano di questo animale è semplicemente “xy.un”.
  • Il nome scelto per il predatore è “Ma’tok.yai”, con la seconda a lunga, che è stato ideato da Kybo e vuol letteralmente dire “creatura che causa terrore”.
    • Gli Xi’an avevano paura di questo essere per via della sua capacità di attaccare cittadini ignari, in particolar modo i bambini, dall’alto e senza fare rumore.
    • Il nome umano di questo animale invece è “tok.yai”.
  • Il nome scelto per l’animaletto domestico è “ngii” (pronunciato “gnii”), che è stato ideato da Jale.
    • L’idea alla base di questa parola si ricollega al fatto che gli animali domestici comuni in una razza, come ad esempio i nostri cani e gatti, hanno nomi semplici, facili da pronunciare e molto corti, la cui etimologia spesso è poco importante.
    • I bambini Xi’an, così come i proprietari affezionati a questi esseri, potrebbero però chiamarli con il nome di “Yao’yao” (parole ideata da Razraz), che è una sorta di vezzeggiativo.
    • In molte culture è normale che un animale domestico abbia più nomi, alcuni dei quali vengono normalmente utilizzati dai bambini o in loro presenza per semplificarne la forma.
    • Il nome umano di questo animale è “yanghee”, che è più semplice da pronunciare per noi.