Tra i giochi che Chris Roberts menziona spesso come riferimento per Star Citizen ce n’è uno che potrebbe far alzare un sopracciglio: stiamo parlando di Demon’s Souls, un gioco molto lontano dall’immagine che abbiamo del titolo della Cloud Imperium. Cosa hanno in comune i due giochi? Chris ha preso il gioco di Miyazaki come modello per un gameplay che punisce il giocatore per i suoi errori, nel tentativo di esaltarne maggiormente i successi. 

In tale spirito, l’Alpha 3.15 arriva e rivoluziona il gioco, cambiando drasticamente la gestione della salute del giocatore e del suo inventario, oltre a resettare completamente i progressi dell’Alpha: navi, aUEC, oggetti… tutti i progressi in-game sono stati cancellati e riportati al punto iniziale. 

Spogliati del nostro passato, vediamo insieme le novità e i cambiamenti apportati in questa 3.15. 

Tutto ruota intorno alla Roba

La più grande novità di questa patch è sicuramente l’introduzione dell’inventario localizzato. L’inventario infinito accessibile dal mobiGlas è stato rimosso, in favore di un inventario localizzato e limitato, dove sarà importante decidere cosa portare con sé, anche tenendo in considerazione il fatto che i nostri oggetti potranno essere persi o rubati. 

Qualora vogliate leggere più nel dettaglio del funzionamento di questo inventario, vi rimando al Patch Watch relativo. Sappiate comunque che il risultato è un gioco profondamente diverso come mentalità, dove alcuni “abusi” prima possibili sono stati fortemente limitati o rimossi. Non possiamo più portarci dietro decine di armi da usare come e quando ci pare, non possiamo più equipaggiare l’armatura migliore tra le decine disponibili direttamente sul posto.

Il giocatore nell’Alpha 3.15 è circondato da limiti che deve affrontare pianificando con attenzione o ignorando i rischi, sapendo di poter perdere ciò che trasporta con sé. Il nostro inventario personale è incredibilmente limitato. Molto spesso ci ritroveremo costretti ad usare l’inventario della nostra nave per essere meglio preparati agli ostacoli che potremo trovarci di fronte, ma tale strategia sarà oltremodo rischiosa, perché – al di là di attacchi nemici – non ci potremo più permettere di abbandonare la nostra nave in giro, in quanto un claim farà perdere i nostri oggetti all’interno.

Era tuo, ora è mio

In tutta questa situazione si aggiunge la prima implementazione del loot. Infatti sarà possibile prendere armi, armature e altri oggetti da alcune scatole sparse per il ‘Verse, oltre che dai cadaveri di NPC e di altri giocatori. In tutto ciò potremo trovare oggetti interessanti, anche roba non trovabile nei negozi.

Tutta questa bontà di roba va però a scontrarsi con il limite di inventario e il rischio costante di perdita dei nostri possedimenti. Si crea dunque un bilanciamento basato sugli estremi di abbondanza di loot e scarsità di spazio, che porta il giocatore a prendere decisioni su cosa ritenga davvero importante. Il risultato è un gioco molto pericoloso e punitivo, ma anche più ricco di possibilità. 

Non saremo più necessariamente costretti a comprare armi e armature, visto che con un po’ di abilità e fortuna potremo ottenerle dai cadaveri dei nostri nemici. Allo stesso tempo però tutto ciò che abbiamo e compriamo (al di là delle navi) potrà esserci tolto, andando a rimuovere un senso di sicurezza che alcuni inevitabilmente rimpiangeranno.   

Andare a farsi curare

La terza grossa novità della 3.15 è l’implementazione di un più avanzato sistema di cura collegato agli elementi addizionali dell’Actor Status del personaggio, il tutto integrato ai nuovi ospedali e alla logica della rigenerazione.

Scendere sotto lo zero di vita vi porterà allo stato di morente. In questo stato potrete essere rianimati dai vostri compagni tramite le classiche Medpen (Hemozal), le quali cureranno solo per una parte della vita. Ma questa cura da sola molto spesso non basterà: è molto probabile che vi ritroverete con delle ferite specifiche in alcune parti del corpo che dovranno essere appositamente trattate in un ospedale. Tali ferite vi daranno dei malus specifici: una ferita al braccio per esempio vi renderà molto più difficile sparare. 

Ed è proprio qui che entra in gioco la professione del medico di squadra, che tramite multi-tool, medpen specifici o Strumento Medico (Curelife Medical Tool) potrà somministrare ulteriori sostanze per trattare temporaneamente tali ferite. Sia chiaro, non sarete guariti e dovrete recarvi in un ospedale (o una nave con lettino medico adeguato) per curarvi completamente. Esiste anche un limite alla quantità di sostanze (medicinali, ma anche alcol) che potrete assumere, con relativi effetti di stordimento. Esistono diversi tipi di ferite e di diversa gravità: sono classificate in Tier da 3 a 1 (dove 1 è la più grave) e per curarvi dovrete recarvi in un lettino con un Tier pari o superiore a quello della ferita.

Il risultato è un sistema sicuramente più complesso rispetto a prima, ma allo stesso modo che inquadra il gioco in un’ottica più viscerale ma anche meno punitiva in caso di errori in ambito FPS: se prima il giocatore poteva morire in pochi istanti in caso di errore, ora lo stato di morente permette al giocatore a volte di avere una seconda possibilità.

Curiosità: subire il 200% della vita in danni porta comunque alla morte istantanea, senza passare dallo stato di morente… e ciò può accadere anche in situazioni “normali”.

Missioni relativamente nuove

Altra novità della 3.15 sono le migliorate missioni FPS. Anche questi cambiamenti sono stati descritti abbastanza nel dettaglio nel Patch Watch dedicato, e rimando alla traduzione qualora vogliate una spiegazione dettagliata.

A livello pratico le nuove missioni introducono una leggera varietà e rappresentano il primo banco di prova per gli Spawn Closets, le zone nascoste agli occhi del giocatore dove far comparire nemici e alleati. Le prestazioni dei server purtroppo sono rimaste molto problematiche, rendendo tutto molto poco entusiasmante per l’attuale esperienza di gioco.

A conti fatti la parte più interessante delle nuove missioni sono le ripercussioni dettate dai nuovi sistemi di inventario, loot e gameplay medico. Questi nuovi sistemi sono talmente centrali nell’esperienza di gioco che regalano un nuovo feeling anche a missioni e location più datate.

Località per funzionalità relative

Anche Orison ha subito delle aggiunte in questa patch. È stato inserito il Crusader Showroom, il negozio di navi dedicato all’azienda che dà il nome al gigante gassoso. L’area è particolarmente riuscita, con un impatto visivo molto piacevole e meno sterile rispetto ad altri negozi di navi.

Cousin Crow’s è un altro luogo aggiunto in questa patch: si tratta un enorme negozio per la personalizzazione della propria nave. Il problema è che a livello di funzionalità attualmente non aggiunge nulla a ciò che era già presente in altri negozi per navi sparsi per il ‘Verse e lo stile estetico “underground” va abbastanza in contrasto con lo stile della città.

Infine abbiamo gli ospedali. Orison, New Babbage, Grim HEX e i vari Rest Stop hanno visto l’introduzione di questi luoghi dedicati al respawn e alla cura effettiva di ferite subite durante il gioco. Gli ospedali risultano in tema con l’estetica della location di appartenenza, mentre l’IA, che nella roadmap è indicata come “novità”, non si discosta troppo dalla classica IA civile: si muove nello spazio vicino e interagisce vagamente con i vari schermi.

Nell’esperienza quotidiana, il vero fastidio lo proviamo nella moltitudine di oggetti interagibili e spostabili nei vari ospedali, che finiscono per essere abbandonati in giro in malo modo e possono risultare in una trappola mortale per i poveri giocatori che in quei luoghi si dovranno recare proprio per curare le proprie ferite.

Tante altre cose

La 3.15 aggiunge tante altre piccole cose e modifiche, così tante da non essere tutte esplicitate nelle patch notes. Noterete subito per esempio che l’HUD presenta ora un’ombreggiatura più o meno ovunque, elemento molto utile per la visibilità, ma che alcuni potrebbero trovare poco piacevole. Allo stesso modo in teoria altri elementi grafici minori sono passati al Gen 12 Renderer, ma miglioramenti visibili sulle prestazioni non erano previsti e infatti non sono arrivati.

Inoltre la 3.15 introduce l’Hercules A2 con la possibilità di lanciare bombe tramite l’interfaccia dedicata. Il risultato è piacevole, dove essere precisi non è facilissimo e richiede un po’ di abilità. L’effetto di esplosione della bomba, quando funziona, è spettacolare e impressionante: da provare qualora ne abbiate l’occasione. Continuando con le navi, questa patch vedrà l’arrivo della tanto discussa 400i, una nave piacevole e molto ben curata nei dettagli. L’arrivo della Ares nelle sue due varianti e della Redeemer è invece previsto per la 3.15.1, salvo complicazioni.

Una novità che ha suscitato entusiasmo nella community è il sistema di “recovery” da crash del server. Molto brevemente, hanno inserito un sistema di backend che ogni tot tempo controlla e “salva” i possedimenti del giocatore sulla nave. In caso di crash del server, il sistema lo riconoscerà come tale e ripristinerà dall’ultimo salvataggio effettuato. Tale processo potrebbe richiedere una decina di minuti, quindi al rientro in gioco non andate a claimare la nave, ma aspettate che il sistema recuperi nave e possedimenti relativi.

Finiamo con l’update della mappa Broken Moon di Arena Commander, un ottimo rework estetico portato avanti dai ragazzi di Firesprite, che stanno lavorando anche su Theatres of War. Ci troviamo davanti ad una mappa sicuramente più bella e ampia rispetto alla versione precedente, ma questo non risolve il problema intrinseco di Arena Commander, che avrebbe bisogno di un rework totale e sostanziale per diventare davvero interessante.

Il rework della mappa e della schermata del punteggio è apprezzabile, ma marginale: si spera che in futuro, con la possibilità di investire più risorse nella modalità, sia nell’ottica della CIG ripensare il tutto in ottica più moderna ed efficace, magari aprendo le porte ad una modalità competitiva con un sistema progressivo di sblocco delle navi slegato da pledge e da REC.

Le conseguenze della rivoluzione

Star Citizen Alpha 3.15 è una patch controversa. Reset dei progressi e cambiamento radicale del gioco a livello di esperienza quotidiana rendono il gioco molto più punitivo che in passato e potenzialmente anche più “ingiusto”. I bug e problemi sono rimasti ed ora sono molto più impattanti che in passato, rendendo il giocatore molto più prono a blasfemie e ragequit.

La CIG con questa patch ha deciso di andare dritto per la sua strada, ignorando una possibile reazione ostile da parte di una fetta della comunità. Allo stesso modo l’elemento ludico dell’alpha viene messo un po’ da parte per lasciare più spazio a quello di testing: questa 3.15 potrebbe risultare in un gioco meno divertente, ma che percorre una fase necessaria per comprendere a pieno cosa voglia diventare da grande. 

Ci troviamo di fronte ad una patch che – come gran parte delle rivoluzioni – porta con sé terra bruciata e la necessità di ricostruire, che rompe il vecchio sistema e costringe i vari abitanti a confrontarsi con una realtà diversa dal passato, capace di grandi opportunità e di grandi fallimenti.

PRO

  • Il nuovo inventario e sistema di loot ribilancia e migliora il gameplay generale;
  • Il sistema di cura e gli ospedali offrono maggiore profondità alla parte FPS;
  • L’effetto di esplosione delle bombe è impressionante;
  • I crash del server sono meno un problema ora.

CONTRO

  • La gestione dell’inventario potrà sembrare tedioso e macchinoso per alcuni;
  • Morire causa bug potrà portare molta più frustrazione ora;
  • Arena Commander avrà bisogno di molto più lavoro per tornare interessante;
  • Lato prestazioni non ci sono miglioramenti evidenti.