Essere i primi ad entrare in contatto con una nuova razza aliena dovrebbe essere sempre un’esperienza eccitante. Ma non siamo sicuri che chi ha incontrato gli Xi’An la prima volta sia stato così entusiasta. Scopriamo perchè!


Era come la Corsa all’Oro, i prospettori planetari erano disperati nell’intento di riuscire a fare loro la rivendicazione su pianeti non ancora formati. In molti seguivano i protocolli Federali, ma altri non lo facevano.

Gaia Planet Services tentò di terraformare un pianeta senza autorizzazione. Si scoprì che il pianeta non era disabitato. Una nuova razza, più tardi riconosciuta come Impero Xi’An, uscì allo scoperto mentre i terraformatori stavano montando l’equipaggiamento. Inutile specificarlo, erano parecchio sconvolti. Gli Xi’An catturarono l’intera squadra e la tennero prigioniera. Rilasciarono un componente, il capomastro Charles Baxter, come gesto di buona fede.

Nel frattempo sulla Vecchia Terra, l’Alto-Segretario Cho, l’Alto-Generale Volder e l’Alto-Advocate Machado, assieme ad un sub-comitato selezionato di Senatori, organizzarono un meeting per avere una valutazione chiara dell’accaduto da parte di Baxter e decidere il da farsi riguardo gli Xi’An.

ALTO-SEGRETARIO CHO: Se siamo tutti pronti, Sig. Baxter, la prego di iniziare. Ci racconti gli eventi di quel giorno.

BAXTER: L’avvocato della compagnia mi ha consigliato di-

ALTO-ADVOCATE MACHADO: Sig. Baxter, questa non è un’udienza criminale. Vogliamo semplicemente provare ad avere una visione chiara dell’accaduto. Le ricordo che ci sono ancora 275 suoi colleghi tenuti in ostaggio da una civiltà aliena. Qualsiasi aiuto ci saprà dare oggi sarà tenuto da conto una volta risolta questa crisi.

[Baxter si consulta con l’avvocato]

BAXTER: Stavamo ispezionando la zona, cercando un luogo adatto per montare le attrezzature. Era previsto l’atterraggio di 3 trasporti perciò ci aspettavamo di sentire le navi arrivare. Mi trovavo sopra un crinale quando ho visto la prima. Ho capito subito che non era delle nostre. Umana, intendo. E non somigliava a nessuna nave Banu che avessi visto, ma sapete come sono…

ALTO-SEGRETARIO CHO: La prego di non sviare.

BAXTER: Beh, subito dopo, ci siamo trovati circondati. Navi che arrivavano da ogni direzione.

ALTO-GENERALE VOLDER: Non avete scannerizzato prima di atterrare?

BAXTER: Non proprio. Cioè… No, non penso.

ALTO-GENERALE VOLDER: Non crede sia una cosa saggia da fare prima di tentare la terraformazione di un pianeta?

BAXTER: Non avete idea della situazione là fuori. Se non si agisce in velocità, potete star certi che qualche altra Corp si fionda prima di voi e processa quel pezzo di roccia in men che non si dica.

ALTO-GENERALE VOLDER: Nonostante apprezziamo la sua disamina sociologica, Sig. Baxter, avremmo più piacere di conoscere i fatti e non tutta l’iperbole, se vogliamo agire per liberare gli ostaggi.

ALTO-SEGRETARIO CHO: Generale, il dispiegamento dell’esercito non è ancora stato deciso.

ALTO-GENERALE VOLDER: Lo comprendo, ma dobbiamo avere un piano esecutivo qualora le soluzioni diplomatiche fallissero.

ALTO-SEGRETARIO CHO: Su questo concordo. Continui pure, Sig Baxter.

. . . FINE DELL’ESTRATTO

Le forze military UPE mantennero un perimetro di sicurezza all’ingresso del punto di salto. Ci vollero 15 giorni prima di avere un sistema di comunicazione per parlare con gli Xi’An. Iniziò così un difficile periodo di negoziazioni. Gli Xi’An erano molto meticolosi nelle loro richieste.

Quando gli ostaggi vennero finalmente liberati, erano ormai passati 57 giorni. Nonostante la UPE fosse riuscita ad evitare la guerra, le relazioni con gli Xi’An rimasero piuttosto tese.

Traduzione a cura di Alex Miura.
Articolo originale disponiblie presso le Roberts Space Industries.