Scoperto agli inizi dell’espansione extrasolare dell’umanità, Davien venne mappato da Wendell Dopse e chiamato così in onore del patrigno nel 2430. Nonostante sia conosciuto soprattutto come il luogo dove è avvenuto il primo contatto tra Umani e Banu, l’aspetto più insolito della sua scoperta era quel che rappresentava per la comunità di astrofisici: la scienza contemporanea aveva sanzionato che non sarebbero stati trovati ulteriori punti di salto nel Sistema Sol. Quando Dopse ha scoperto il salto verso Davien, si sono dovuti riscrivere i libri di testo e l’evento portò inoltre ad una serie di avanzamenti per quel che riguardava la tecnologia di scansione dei salti.

La popolazione perse interesse per Davien man mano che il clamore per la sua scoperta svaniva. Con quattro pianeti che orbitano attorno ad una stella di sequenza principale di tipo K di un colore arancione sbiadito, il Sistema non disponeva di nessuna risorsa particolare e non si trovava in una postazione strategica per l’esercito. Sembrava destinato a diventare un Sistema stellare isolato, con una popolazione esigua, nei pressi di aree ben più sviluppate dell’Impero.

La situazione cambiò repentinamente nel 2438. Vernon Tar, un navjumper indipendente che stava eseguendo alcune scansioni nel settore esterno, per la prima volta nella storia degli Esseri Umani incrociò un vascello alieno. La nave in questione rappresentò la prima presentazione dell’Umanità al Protettorato Banu. L’UNE organizzò rapidamente una stazione di controllo militare nel Sistema per guidare la situazione, ed il primo trattato interstellare con il Protettorato prese lentamente forma. (L’ironia di questa storia per entrambe le parti sta nel fatto che la nave incrociata da Tar era semplicemente in fuga dalla civiltà.)

In quel momento, pronto a diventare il punto di partenza per il commercio con i Banu, l’interesse per il Sistema salì alle stelle. Con il potenziale di materiali esotici, tecnologie aliene e ancor di più, il Sistema venne letteralmente invaso di Esseri Umani, e la terraformazione di Davien II divenne una priorità. Nel giro di qualche decennio, si sarebbe sviluppato sino a diventare uno dei mondi Umani più popolati.

DAVIEN I
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Un’enorme roccia malconcia e grigiastra che somiglia molto alla luna della Vecchia Terra, Davien I è un’ottima rappresentazione per spiegare il concetto di mondo inutile. Privo di nucleo e di minerali interessanti, non c’è assolutamente nessuna ragione per mettere piede su questo pianeta.

DAVIEN II (Cestulus)
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Davien II, chiamato Cestulus dopo la sua terraformazione nella seconda metà del 25° secolo, è l’unico mondo abitabile del Sistema. Alla fine dell’operazione ne è risultata un’atmosfera non proprio ideale, molto sottile. A causa di questo, la maggioranza delle abitazioni Umane si trova sotto elaborate biocupole che pompano ossigeno nell’aria per aiutare la gente a respirare. Anche se il titolo di cosiddetta “porta verso l’Impero Orientale” può essere stato affibbiato a Corel, dozzine di navi cargo attraversano il Sistema in lungo e in largo mantenendo viva l’economia del mondo. Per questo motivo, il pianeta è costellato di spazioporti con servizi per intrattenere e rifornire anche i trasportatori che hanno percorso i tragitti più lunghi.

Jata è la città più simbolica di Cestulus. Situata al di sotto degli intricati labirinti composti dagli impianti di produzione dell’aria, la città è famosa soprattutto per ospitare la sede principale di Aegis Dynamics, nonché il suo impianto di produzione iniziale. La base produce innanzitutto componenti piuttosto che progetti di astronave. La domanda per importare le risorse più esotiche è sempre alta. Oltre all’impronta indelebile di Aegis sulla città, la panoramica urbana costellata di biocupole è divenuta il simbolo del Sistema Davien nel suo complesso.

Per ragioni non ben comprese dai sociologi, Cestulus ha visto un momento critico a causa di alcuni scontri politici. Nel 2529, il temuto collasso economico che seguì all’introduzione della moneta unica dell’Impero, l’UEC, portò ad una sanguinosa rivolta di due settimane nella città di Jata. Solo l’intervento militare riuscì a fermare le proteste. Nel 2545 il pianeta divenne l’obiettivo di un bombardamento terroristico che causò migliaia di morti, con gli ordigni sganciati in particolar modo sopra le biocupole più abitate. Questi colpi diedero il via ad una serie di attacchi simili attraverso tutto l’UPE, che portò Ivar Messer ad adottare il piano del Primo Cittadino. Negli anni recenti, Cestulus è diventato il palco simbolico sia per i secessionisti Terrestri che per i gruppi xenofobi anti-alieni.

DAVIEN III
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Davien III è un pianeta smog con un’atmosfera acida. Apparentemente privo di risorse che valgano il rischio di creare una colonia protetta in loco, il pianeta rimane inabitato. Voci di corridoio dicono che Davien III sia una discarica per i facinorosi e per quelli che si trovano dalla parte sbagliata dei gruppi criminali organizzati della regione.

DAVIEN IV
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Davien IV è un gigante di ghiaccio bellissimo ma purtroppo inospitale. Grazia alla vicinanza al punto di salto verso Cathcart e la sua stabilità atmosferica, nella sua orbita si era posizionata una stazione della Marina. Ritirata nel 29° secolo a causa dei tagli militari e per rafforzare le relazioni con gli alieni, oggi la base è diventata il Museo dell’Amicizia Banu, dove i visitatori possono imparare una versione molto semplificata delle interazioni tra l’umanità ed il Protettorato. In ogni caso sono pochi i turisti abbastanza interessati da raggiungere apposta le zone più esterne del Sistema, ed il museo affronta costantemente il pericolo di perdere i suoi finanziamenti.

Avvisi di Viaggio

Coloro che hanno intenzione di viaggiarvi sono avvertiti che a causa della storia macchiata di numerosi sconvolgimenti politici, le forze dell’Advocacy e la milizia locale sono esclusivamente composte da unità d’élite. Le stazioni di controllo e i velivoli ben armati della milizia sono la normalità qui, e solo le stive artificiali e le coltri per scanner più avanzate possono riuscire a far passare merci di contrabbando attraverso “l’autogrill galattico” di Davien. I contrabbandieri non vengono di certo trattati con i guanti, neanche quelli più innocui.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Articolo originale disponibile presso Roberts Space Industries.