A prescindere che seguiate o meno Star Citizen, se siete amanti del gaming molto probabilmente saprete della citazione in giudizio della Cloud Imperium Games (CIG), gli studi dietro lo sviluppo di Star Citizen, ad opera di Crytek, l’azienda tedesca creatrice del famoso motore di gioco CryEngine.
Se non ne avete mai sentito parlare, qui potrete trovare la disanima approfondita della questione. Se invece siete già familiari con la faccenda, vi potrà comunque essere utile una veloce ricapitolazione.

Il 12 Dicembre 2017, Crytek ha citato l’azienda di Chris Roberts per supposta violazione dei termini dell’Accordo di Licenza di Gioco (Game License Agreement o GLA, in Inglese) con cui la CIG aveva ottenuto la possibilità di utilizzare il CryEngine per la creazione del suo titolo.
Tale violazione si articolava in due parti: un’infrazione commerciale del GLA ed una (ben più grave) violazione dei diritti di Copyright di cui la Crytek è detentrice riguardo il CryEngine stesso.
In sostanza, l’azienda tedesca accusava quella americana di aver utilizzato il suo motore di gioco al di fuori delle clausole previste dall’accordo per lo sviluppo di due giochi, Star Citizen e Squadron 42, piuttosto che uno, Star Citizen, nonché di aver rimosso i loghi del CryEngine dalle schermate del titolo e di aver cambiato motore di gioco, a fronte di un impegno di esclusività che quindi la CIG non avrebbe onorato.
Infine, l’azienda di Chris Roberts avrebbe, sempre a detta di Crytek, mostrato il codice proprietario ad entità terze non autorizzate, violando così di fatto il copyright di cui l’azienda tedesca è detentrice.

Il 5 Gennaio 2017, la Cloud Imperium Games ha risposto con forza a queste accuse, mostrando a sostegno della sua posizione lo stesso GLA più volte citato da Crytek, ma mai effettivamente mostrato nella documentazione fornita alla corte federale dello stato della California.
In questa loro ribattuta, Chris Roberts e soci, difesi dall’avvocato Jeremy Goldman, esperto di legge criminale con una specializzazione, tra le altre cose, nell’area dei crimini da “colletti bianchi”, hanno evidenziato una serie di carenze, inesattezze e falsità indicate da Crytek nella sua richiesta di citazione in giudizio.

Il primo punto, nonché uno dei più importanti, riguardava il fatto che la Licenza del CryEngine fosse stata concessa per un solo titolo, Star Citizen, piuttosto che per questo e la campagna giocatore singolo, Squadron 42.
Tuttavia, l’incipit del GLA riporta la seguente dicitura:

In altri termini, nell’intero Accordo di Licenza di Gioco viene considerato come “Il Gioco” l’unione dell’universo online “Space Citizen” (successivamente rinominato Star Citizen” e la campagna giocatore singolo “Squadron 42”.
Il paragrafo 1.6 specifica ulteriormente questo punto, risolvendo anche l’eventuale criticità sollevata dal cambio del nome, già previsto dal GLA.

Ciò vuol dire che l’utilizzo del CryEngine per due giochi era già previsto dall’Accordo di Licenza iniziale e, conseguentemente, non costituisce una sua violazione.
In aggiunta, il fatto che né Squadron 42, né Star Citizen utilizzino più il CryEngine, come comunicato da Chris Roberts in data 23 Dicembre 2016, farebbe decadere a priori tale accusa.

E dal momento che la Cloud Imperium Games non usa più il motore creato dall’azienda tedesca, essa non ha neppure alcun obbligo di riportare il logo ad esso relativo nelle schermate del gioco, cosa che risolve anche questa accusa.

La denuncia relativa all’esclusività dell’utilizzo del CryEngine per lo sviluppo di Star Citizen è altresì risolta, a detta di Goldman, nel punto 2.1.2 del GLA.

In tale paragrafo si fa riferimento ad un accordo di esclusività, ma non di obbligo.
In questo caso siamo di fronte ad una questione di interpretazione: mentre Crytek è portata ad identificare questo punto come un vincolo di esclusività da parte della CIG ad usare il suo motore di gioco per lo sviluppo di Star Citizen, la Cloud Imperium Games, dal canto suo, lo considera come una concessione esclusiva da parte dell’azienda tedesca, che quindi si impegna a fornire il motore di gioco esclusivamente per lo sviluppo del suddetto titolo, senza però comportare alcun obbligo contrattuale.
Secondo diversi addetti ai lavori, a questo riguardo sembrerebbe aver ragione la CIG, in quanto nell’accordo non si fa alcun riferimento ad un vincolo contrattuale relativo all’utilizzo del solo CryEngine per il gioco.

Infine, la CIG ha risposto all’accusa di violazione del copyright di cui Crytek è detentrice riportando una lista dei partner di sviluppo autorizzati dalla stessa azienda tedesca ad operare sul codice del CryEngine, come da concordato nello stesso GLA.
Per quanto invece concerne la collaborazione con Faceware, Goldman ha segnalato che tale partnership è nata successivamente al passaggio all’Amazon Lumberyard, per cui essa non riguarda in alcun modo l’accordo stipulato con Crytek.

A fronte di questi punti, la CIG ha quindi richiesto alla corte federale dello stato della California di respingere la richiesta di citazione in giudizio da parte dell’azienda tedesca per inesattezze, omissioni (come la mancata presentazione del GLA stesso), falsità ed accuse scandalose riportate da quest’ultima.
In particolar modo, nella richiesta di respinta è stato citato anche il fatto che il GLA fosse stato stipulato tra la Cloud Imperium Games e Crytek, mentre le Roberts Space Industries, altra azienda di cui Chris Roberts è proprietario, ne era estranea.
In aggiunta, l’accusa di conflitto di interessi mossa a Ortwin, cofondatore della CIG ed ex-responsabile degli accordi contrattuali Crytek, sarebbe smentita da una dichiarazione di assenza di tali conflitti firmata dagli stessi responsabili Crytek prima della stipula del GLA.
Infine, l’accordo di licenza di gioco stesso sembrerebbe impedire alla Crytek di richiedere il pagamento di danni in mancanza di una chiara, evidente ed intenzionale violazione dei termini del GLA, come riportato al punto 6.1.4.

Dal 5 Gennaio 2017 non ci sono stati altri sviluppi sulla vicenda, per cui non resta che attendere l’udienza preliminare per questa citazione, attualmente fissata per il 9 Febbraio 2018.

Ma potete stare tranquilli che non appena avremo maggiori informazioni a riguardo, ve le faremo sapere.

Fonti:
Pacermonitor
Raccolta Documenti Legali Crytek vs CIG