Salve Cittadini!

Nella serata del 8 Marzo 2018, la CIG ha rilasciato in Evocati la prima versione (ancora acerba) del tanto atteso aggiornamento alpha 3.1.0 di Star Citizen!

Come sempre, questo è soltanto il primo passo del processo di rilascio della patch, cui seguirà poi il passaggio in PTU ed infine la pubblicazione sui server pubblici Live.
Gli Evocati sono un ristretto gruppo di giocatori che ha l’onore e l’onere di testare in anteprima i nuovi aggiornamenti di Star Citizen.  Il meccanismo di ingresso in questa categoria semi-privilegiata è strettamente meritocratico, in quanto i partecipanti sono scelti in base ai contributi apportati nell’individuazione, riproduzione e segnalazione dei bug del gioco.
Il PTU, o Public Test Universe, è invece un ambiente semipubblico che viene utilizzato dalla CIG per i test di più ampio respiro, come gli stress test che richiedono un elevato numero di partecipanti. L’accesso al PTU è regolato da un sistema di inviti ad ondate multiple, il cui scopo è quello di incrementare progressivamente la base degli utenti coinvolti nei test. Qui potrete trovare maggiori informazioni a riguardo.

Per dovere di cronaca, ricordiamo che la CIG ha deciso di mantenere per tutto il 2018 la politica di inserire gli abbonati allo sviluppo direttamente nella prima raffica di inviti al PTU. Tuttavia, teniamo anche a segnalare che, contrariamente alla 3.0.0, i tempi di rilascio della 3.1 dovrebbero essere relativamente rapidi per via della moderata quantità di contenuti.

Concluso questo preambolo, passiamo ad analizzare le novità e le pecche di questo aggiornamento Evocati.

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Una 3.1.0 a metà

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare in base ai precedenti annunci CIG, non si tratta di una patch stabile. Sebbene risulti che gli FPS siano ben più elevati e consistenti di quanto visto durante il ciclo di sviluppo della 3.0.0, sono stati già segnalati improvvisi freeze e frequenti desync. Ciò è largamente dovuto al fatto che questa prima versione della 3.1.0 è di fatto incompleta.

Le note di aggiornamento, che potete trovare a questo indirizzo, riportano infatti l’assenza di svariate funzionalità in quanto ancora in fase di completamento.
Tra di esse, va segnalata la mancanza delle correzioni ai sistemi ESP ed IFCS, i cui bug sono alla base dei problemi di comportamento in volo delle navi e dell’inaccuratezza della mira, e parte delle ottimizzazioni del netcode, ancora da terminare. In aggiunta, i nuovi velivoli previsti per questa patch sono stati sì implementati, ma sono incompleti e non funzionanti.

Nonostante ciò, la CIG ha comunque deciso di dare in mano agli Evocati la primissima versione della 3.1.0 per esigenze di test di stabilità. L’intento sarebbe quindi quello di iniziare a portarsi avanti con l’analisi ed il debugging di una parte delle modifiche introdotte con questa patch, così da velocizzare il processo di rilascio Live.

Venendo invece alle novità per il momento rilasciate agli Evocati, tra le più importanti spicca senza ombra di dubbio il meccanismo dei radiofari di servizio.
Accessibile tramite la sezione Contract Manager del mobiGlas, questo sistema permetterà ai giocatori di creare dei radiofari per richieste di trasporto o assistenza in combattimento. In entrambi i casi, gli utenti saranno tenuti ad indicare il pagamento offerto in cambio di questo servizio e la reputazione minima necessaria per accettare la missione.
Gli interessati a prendere parte a queste attività potranno accettare l’incarico direttamente dalla sezione del Contract Manager. Infine, una volta completata la missione ciascuna delle due parti potrà valutare le prestazioni dell’altra su una scava che andrà da 1 a 5.

Tra le altre novità, non si può non menzionare il nuovo sistema di Personalizzazione dei Personaggi.
Quando accederete per la prima volta al menù Universe dalla schermata iniziale del client, vi verrà richiesto di creare un personaggio. Per adesso, le possibilità di personalizzazione sono limitate alla scelta della testa, del colore e del taglio dei capelli, il colore degli occhi e la tonalità della pelle.
Gli avatar così creati verranno utilizzati per tutte le modalità di gioco di Star Citizen, ma potranno essere nuovamente modificati tramite la scheda Character Customization presente nel menù Universe.

Funzionalità meno importante, ma non per questo meno gradita, è il nuovo timer di logout, che si innescherà nel momento in cui un giocatore vorrà uscire dal gioco, ma attorno a lui saranno presenti altri utenti.

Infine, la 3.1.0 vede l’introduzione di quattro nuovi veicoli: la mastodontica Aegis Reclaimer, la Anvil Terrapin, la velocissima MISC Razor ed il mezzo di superficie Tumbril Cyclone.
Come già anticipato, però, essi sono ancora incompleti e conseguentemente non utilizzabili, almeno per il momento.

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Una cascata di bugfix

Dal momento che questo aggiornamento era finalizzato fin dal principio a consolidare l’esperienza di gioco introdotta con la 3.0.0, nonché risolverne parte dei problemi ed ottimizzare il codice, le novità in essa presenti sono alquanto ridotte.

Tuttavia, le note di rilascio della patch Evocati contengono una quantità notevole di correzioni e bugfix.
Queste vanno a toccare un po’ tutti gli ambiti del gioco: dal cargo allo Shopping, fino agli elementi delle singole locazioni, il sistema di Gestione del Traffico Aereo, l’UI, il mobiGlas e via dicendo.
La maggior parte sono relativi ad effetti ambientali e/o puramente estetici, ma tra di essi vi sono anche dei miglioramenti quality of life.

Ad esempio, non dovrebbe più essere possibile spingere altri giocatori lontano dai terminali ASOP. Gli evidenziatori di missione non dovrebbero più assumere dimensioni gigantesche sulla Mappa Stellare, mentre l’Interdizione Quantistica non dovrebbe più bloccare i giocatori prima ancora di aver effettuato l’ingresso in Quantum Travel. Finalmente, anche i passeggeri delle navi saranno in grado di vedere le animazioni del viaggio Quantistico, mentre gli NPC amministrativi degli avamposti non dovrebbero più bloccarsi nel bel mezzo delle missioni.

Per quanto riguarda invece Star Marine e gli aspetti FPS, anche questi hanno ricevuto un po’ di attenzioni.
Sono stati sistemati svariati problemi che si verificavano con le animazioni dei personaggi durante il passaggio da una postura ad un’altra. L’HUD, l’UI ed i menù di Star Marine non dovrebbero più bloccarsi o rompersi durante le partite e la telecamera non dovrebbe più passare attraverso le pareti.

Le navi sono forse uno degli aspetti di Star Citizen su cui gli sviluppatori si sono maggiormente concentrati, probabilmente per via della conversione, ancora in atto, dei loro componenti al Sistema Oggetti 2.0.
Questi bugfix abbracciano di tutto: si va dalle correzioni o miglioramenti agli HUD di velivoli specifici, come la Reliant, fino alle animazioni del pilota all’interno dell’abitacolo in risposta alle sollecitazioni esterne o ai movimenti della telecamera. La torretta della Super Hornet non dovrebbe più essere in grado di sparare occasionalmente attraverso l’abitacolo, mentre gli stati di danneggiamento di un po’ tutti i vascelli sono stati rivisti e corretti.

Poche invece le correzioni per l’Arena Commander, per la maggior parte riguardanti le modalità single player e coop dello Sciame Vanduul e le gare di corsa. Tuttavia, i giocatori non dovrebbero più spawnare addossati gli uni agli altri, come invece accadeva in passato.

Questo è quanto per il momento.
I test sono appena iniziati a dovrebbero richiedere almeno due settimane, complice anche il fatto che diverse funzionalità sono ancora in fase di sviluppo. Questa volta, però, potremmo non vedere la consueta ondata di leak provenienti dagli Evocati.
Come già accaduto con la 3.0.0, i client di gioco includono dei watermark che vengono riprodotti su schermo e tramite i quali la CIG può rintracciare la persona che ha fatto trapelare immagini e contenuti. Attualmente non è noto se sia disponibile un qualche escamotage che permetta di eliminare questi elementi.

Ma ad ogni modo, non appena ci saranno delle novità, state certi che ve le faremo sapere.

Ci si vede nel ‘Verse!
– Darnos