MEZZI DI TERRA E NAVI ALIENE

  • La Tumbril è una ditta specializzata nella creazione di veicoli di terra affidabili e resistenti, votati all’esplorazione.
    • Questa azienda venne originariamente fondata nel 2563 e per un certo periodo ebbe grande successo, grazie soprattutto alle commissioni ricevute dall’Esercito UPE.
    • L’azienda fallì nel 2862 a causa di una politica di marketing errata.
    • Nel 2947, una serie di investitori ha riportato in auge il suo nome con una joint venture mirata a riprodurre uno dei veicoli più iconici della ditta, la Cyclone.

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LA FORMA DELLE NAVI: TUMBRIL CYCLONE

  • La Cylone è un mezzo di terra biposto, capace di trasportare un pilota ed un navigatore.
    • È però possibile sostituire il modulo cargo, agganciato al retrotreno del mezzo, con una torretta con operatore, per cui può arrivare ad avere spazio sufficiente per ospitare tre persone.
    • È un veicolo agile e veloce, il cui design è una via di mezzo tra un Humvee ed una Jeep.
    • Dall’Humvee riprende le caratteristiche di solidità, mentre dalla Jeep eredita la finalità esplorativa.
  • La Cyclone è stata progettata per percorrere terreni brulli e non asfaltati, da cui il design particolare delle ruote ed i grossi ammortizzatori esposti.
    • Tuttavia esiste anche una variante dedicata alle corse.
  • Dal momento che si tratta del veicolo di una compagnia del tutto nuova, hanno potuto sperimentare soluzioni estetiche innovative.
    • Hanno realizzato dei materiali e delle texture particolari, così da dargli un carattere completamente differente da quello degli altri mezzi del gioco.
    • Grazie alla sua componente modulare, la Cyclone è più versatile e flessibile degli altri mezzi di terra.
    • Ad esempio, è possibile installarvi una capsula missilistica per i combattimenti terra-aria, oppure un dispositivo EMP per lavori più discreti.

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  • Il suo punto di forza, la modularità, è stato anche l’elemento di design più difficile da sviluppare, in quanto non solo si sono dovuti assicurare che sarebbe stato possibile cambiare l’assetto della Cyclone senza incorrere in problemi di inter compenetrazione delle risorse, ma hanno anche dovuto creare tutte le funzioni correlate a ciascun modulo.
    • In particolare, volevano essere certi che ciascun modulo presentasse delle caratteristiche differenti e servisse a tipologie di gameplay diverse.
    • Ad esempio, la torretta la trasforma in un mezzo adatto ai combattimenti di terra.
    • Il sistema missilistico le conferisce la capacità di supportare altri velivoli o truppe di terra contro attacchi d’aria.
    • La variante da ricognizione, invece, possiede un sistema di scansione per la perlustrazione del terreno, un computer per l’archiviazione dei dati accumulati durante i giri esplorativi ed è in grado di posizionare dei radiofari da segnalazione.
      • Questi ultimi possono essere usati per indicare alle truppe alleate una possibile zona di atterraggio, o un bersaglio da attaccare.
    • La versione da corsa possiede una specie di postbruciatore che le permette di raggiungere velocità elevatissime per periodi di tempo ridotti.

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  • Al momento hanno terminato il greybox della Cyclone, che sta entrando nella fase di finalizzazione artistica, durante la quale definiranno ulteriormente i dettagli e le decalcomanie del modello.
    • Successivamente, esso verrà inviato al team di Design, che ne rifinirà il comportamento fisico, ed a quello delle animazioni, che realizzerà gli elementi mancanti.
    • Infine passerà per le mani del team Tecnico, che metterà a punto le ultime cose, come ad esempio i danni e le esplosioni.
  • Probabilmente salteranno fuori nuovi problemi legati alla modularità, in quanto non hanno ancora iniziato ad implementare tutte le funzionalità associate ai vari sistemi (lanciamissili, scanner, ecc).
  • Un altro possibile elemento critico saranno le sospensioni esposte: esse rappresentano un aspetto di design chiave della Cyclone, ma dato che sono completamente articolate (e del tutto differenti dalle sospensioni dell’Ursa), potrebbero richiedere ulteriori rifiniture a livello di animazioni e di comportamento fisico.

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LA FORMA DELLE NAVI: BANU MERCHANTMAN

  • La Merchantman è stata la prima nave aliena mai progettata per Star Citizen, nonché una delle più interessanti a livello di funzionalità.
    • È anche una delle navi più amate dalla comunità.
  • Hanno iniziato a lavorarci relativamente da poco, ma devono capire come realizzare tutte le varie stanze ed elementi di collegamento interni per permettere lo spostamento dei personaggi da un locale all’altro.
  • Dal momento che è una nave “vecchia”, nel senso che risale al primo periodo dello sviluppo del gioco, stanno riscontrando gli stessi problemi progettuali che hanno dovuto affrontare con la Cutlass e la Constellation, il cui design iniziale presentava svariate problematiche costruttive e di gioco, collegate principalmente alle loro metriche sfalsate.
    • Questo vuol dire che dovranno cercare di risolvere tali criticità, senza però allontanarsi troppo dalle caratteristiche delineate inizialmente per la Merchantman e già presentate alla comunità.
    • Poiché al momento nel gioco esiste anche un secondo velivolo Banu, la Defender, oltre a preoccuparsi degli aspetti strutturali devono anche ricontrollare quelli più tipicamente artistici, per cercare di mantenere una certa omogeneità tra gli stili dei due vascelli.

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  • Per quanto la Merchantman sia una nave cargo al pari di una Caterpillar o di una Freelancer, ciò che la distingue dal resto della categoria è il fatto che ospiti al suo interno una serie di negozi pensati per rivendere direttamente le merci presenti a bordo.
    • Ciò vuol dire che questo vascello non dovrà necessariamente recarsi presso una stazione o un negozio fisico per scaricare il suo cargo, perché potrà effettuare transazioni economiche anche senza di essi.
  • Come tutti i velivoli alieni, anche la Merchantman ha le sue sfide di design. Nella fattispecie, lo stile Banu ha caratteristiche estremamente organiche e complesse, che lo discostano nettamente dai prodotti Umani, Xi’an, Tevarin e Vanduul.
    • Il problema più grosso relativo a queste risorse artistiche è la difficoltà insita nello scomporle in set modulari riutilizzabili.
  • Le statistiche riportate sulla pagina della Merchantman sono state aggiornate con le ultime informazioni di design provenienti dal team di sviluppo.
    • Il vascello sarà equipaggiato con tre cannoni S6 frontali e due torrette S5. Di queste ultime, la torretta superiore è praticamente completa.
    • A bordo non saranno presenti sistemi missilistici, in quanto tutte le armi della nave sono montate su torrette remote che avranno un discreto arco di tiro.
    • Questa scelta è stata dovuta anche al fatto che le Merchantman, come tutti i velivoli Banu, montano le migliori tecnologie provenienti da più razze, per cui il sistema bellico della nave sarà piuttosto efficiente.
  • La tendenza dei Banu ad usare tecnologie appartenenti a civiltà differenti ha provocato non pochi grattacapi al team di design, in quanto ha dovuto armonizzare tutti questi elementi per conferire al vascello una forma unica ed organica, senza farlo sembrare una semplice accozzaglia di componenti differenti.

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  • Dal momento che gli spazi interni sono enormi, il team artistico e quello di design stanno studiando come ripartirli ed organizzare i vari ponti con soluzioni stilistiche uniche, così da poter comunicare ai giocatori che si tratta di una nave appartenente ad un’altra razza.
    • Il ponte inferiore della Merchantman sarà composto da un atrio di ingresso con un ascensore che porterà ai livelli superiori.
    • Il piano superiore ospiterà i negozi e la sala delle negoziazioni, a cui però avranno accesso soltanto i VIP.
    • Il ponte successivo sarà ripartito in una zona a cui potranno accedere anche i clienti più importanti ed in una limitata ai soli Banu.
  • Un’altra difficoltà insita nello sviluppo di questo velivolo è il fatto che la stessa razza Banu sia stata sottoposta ad una serie di revisioni che ne hanno in parte alterato le caratteristiche.
    • Per questo motivo, si sono dovuti confrontare a lungo con il team degli scrittori e con quello della storia per assicurarsi che le scelte di design effettuate fossero adeguate ai Banu e che le metriche fossero compatibili con la loro fisionomia.
    • L’aumento delle dimensioni della nave è in parte dovuto proprio a quest’ultimo fattore, in quanto i Banu sono in media più alti degli umani, mentre il progetto iniziale era stato assemblato usando le stesse metriche sviluppate per i velivoli umani.
  • Per differenziare ulteriormente il design della Merchantman da quello umano e rafforzare la sensazione di trovarsi su un mezzo appartenente ad una cultura aliena, sono stati implementati più alloggi dell’equipaggio, divisi in base al ruolo delle persone che vi abiteranno.
    • I Banu hanno un rigido sistema sociale, per cui ad esempio piloti e commercianti non dormono negli stessi ambienti, ma in locali diversi e lontani da loro.
    • Nello specifico, i piloti dormono direttamente nell’abitacolo della nave, per cui hanno dovuto usare un approccio di design specifico anche per la progettazione di questi ambienti.

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  • Le notevoli dimensioni esterne ed interne della Merchantman non sono dovute soltanto alla fisionomia dei Banu, ma anche al fatto che questa razza ha modificato i propri velivoli per permettere loro di interagire e commerciare con tutte le altre civilità, Vanduul compresi.
    • I Banu sono una razza di commercianti estremamente intelligenti e pratici, tanto da essere gli unici a riuscire a comunicare e fare affari con i Vanduul.
    • Se un Vanduul volesse effettuare uno scambio con un Banu, dovrebbe obbligatoriamente salire a bordo del suo vascello, per cui i corridoi, gli ascensori e tutti i locali in generale sono stati progettati tenendo conto anche delle metriche di questa razza estremamente aggressiva.
  • Di recente hanno completato il nuovo schema interno della nave, che è stato approvato da Chris Roberts e di cui hanno anche realizzato una sorta di greybox.
    • Al momento stanno verificando i requisiti artistici e di animazione di questo modello, nonché le risorse che dovranno creare appositamente per esso.
    • Dal momento che questo velivolo è davvero enorme, stanno effettuando degli altri controlli per assicurarsi che il suo design sia coerente e che non si verifichino problemi o inconvenienti imprevisti durante il suo sviluppo attivo.

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